ALCUNE PAROLE
SU DI NOI
History
La nostra storia inzia alcuni anni fa
- PRINCIPALI TAPPE DELLA FONDAZIONE DGS
- 2012 - NASCE LA FONDAZIONE
- 2014 - la nave dei folli, patrizia comand
- 2015 - monsters & man, estyè
- 2016 - la strana storia di una forma, noel emile laurent
- 2017 - LA DANZA, HARRY ROSENTHAL
- 2022 - BASTA VIOLENZA, IRMA CABANO
- 2023 - WHY WHY DI Cai WANLIN
- 2023 - (dis)UMANIZZAZIONE
CHI SIAMO
La Fondazione FGS nasce nel 2012 a Cassano Magnago, in provincia di Varese, per iniziativa di Stefano e Marco Franchin, Patrizia Giani e Maria Scandola. La famiglia, mossa da una profonda passione per l’arte e la filantropia, desiderava creare un’istituzione che mettesse al centro la cultura, offrendo alla comunità locale un luogo dove conoscenza e bellezza potessero convivere e ispirare.
L’idea iniziale ruotava attorno alla creazione di una biblioteca d’arte, letteratura, filosofia e storia, custodita in una sede nel centro della città. Questo fondo librario, che oggi raccoglie circa 5000 volumi, rappresenta ancora il cuore pulsante della Fondazione. Molti dei libri provengono da acquisizioni in blocco e sono tuttora in fase di catalogazione. La biblioteca non è soltanto un archivio fisico, ma un patrimonio vivo, che la Fondazione intende rendere accessibile sia in loco che da remoto.
Fin dai primi anni, la Fondazione ha ampliato la sua visione, affiancando alla biblioteca uno spazio espositivo per mostre d’arte ed eventi culturali. Attraverso un accurato processo di scouting, sono stati selezionati artisti emergenti e affermati che hanno saputo dialogare con le tematiche affrontate dalla Fondazione. Tra gli artisti ospitati si annoverano Estyè, Noel Emile-Laurent e Harry Rosenthal, i cui lavori hanno consolidato il ruolo della Fondazione come punto di riferimento culturale nella provincia di Varese.
2014 – 2019: GLI INIZI
L’attuale sede della Fondazione è stata inaugurata con la mostra La Nave dei Folli di Patrizia Comand, curata in collaborazione con lo storico dell’arte Philippe Daverio e Vera Paladino, specialista in Storia dell’Arte dell’Università La Sapienza di Roma. Ispirata a un celebre libro tardo gotico che rifletteva sulle follie e le disuguaglianze del mondo, questa esposizione ha segnato l’inizio delle attività della Fondazione e ha gettato le basi per le tematiche che avrebbero caratterizzato il suo percorso futuro, tracciando un filo conduttore tra arte, riflessione sociale e impegno culturale.
Nel corso di questo primo decennio, la Fondazione ha ospitato numerose esposizioni, collaborando anche con scuole e istituti tecnici per promuovere il dialogo tra arte, educazione e territorio. Questi anni hanno rappresentato una fase di crescita e consolidamento, che ha permesso alla Fondazione di diventare un punto di riferimento per la comunità locale.
LA PANDEMIA E LA RIPARTENZA
Il 2020 ha rappresentato una sfida senza precedenti per la Fondazione. Il divieto di assembramenti e le restrizioni sanitarie hanno sospeso tutte le attività culturali e limitato l’accesso alla biblioteca. Tuttavia, questa pausa forzata ha offerto un’opportunità per riflettere sulla missione della Fondazione e ridefinire i suoi obiettivi futuri.
Nel 2022, la ripartenza è stata segnata da una mostra dedicata alla violenza di genere dell’artista sarda Irma Cabano e poi nel 2023 con una mostra internazionale dedicata a Cai Wanlin, celebre artista cinese reduce allora dalla Biennale di Venezia. Questo evento ha rappresentato un punto di svolta, rilanciando l’attività della Fondazione e consolidando la sua presenza nel panorama culturale italiano. La mostra, infatti, ha anticipatola prima esposizione istituzionale dell’artista al Castello Reale di Torino.
PROGETTO (dis)UMANIZZAZIONE
Il 2023 ha rappresentato un momento di svolta per la Fondazione. Il panorama culturale della provincia di Varese si era trasformato, con lo sviluppo di poli culturali a Gallarate, Varese e Castellanza, che hanno ridefinito il ruolo delle istituzioni locali. In questo contesto, la Fondazione FGS ha colto l’esigenza di trasformarsi, dando vita al progetto (dis)UMANIZZAZIONE.
Questo progetto, incentrato inizialmente sul tema della gentilezza, ha esplorato le sue molteplici sfaccettature – sociale, assistenziale, etica ed empatica – attraverso cinque mostre curate da artisti italiani di rilievo. (dis)UMANIZZAZIONE ha coinvolto scuole, associazioni locali e partner istituzionali, ampliando il pubblico della Fondazione e stimolando riflessioni profonde sui comportamenti umani.
Nel 2025, (dis)UMANIZZAZIONE ha affrontato il tema del “cannibalismo sociale”, analizzando il modo in cui le società inglobano, marginalizzano o escludono il diverso. Le quattro esperienze artistiche proposte, intrecciate con una selezione di libri antichi, hanno offerto una prospettiva unica sulle sfide umane, sottolineando l’immutabilità di alcune dinamiche sociali.
Nel 2022, la ripartenza è stata segnata dalla mostra internazionale dedicata a Cai Wanlin, celebre artista cinese reduce allora dalla Biennale di Venezia. Questo evento ha rappresentato un punto di svolta, rilanciando l’attività della Fondazione e consolidando la sua presenza nel panorama culturale italiano. La mostra, infatti, ha anticipatola prima esposizione istituzionale dell’artista al Castello Reale di Torino.
NUOVE SFIDE
La Fondazione FGS è in una fase di trasformazione che mira a consolidare e ampliare il suo impegno culturale con una forte dimensione sociale. Questo processo deriva direttamente dalle esperienze maturate con i progetti (dis)UMANIZZAZIONE e (dis)UMANIZZAZIONE, nonché dalla collaborazione con il Lions Club International nella seconda metà del 2024. Questi progetti hanno dimostrato come l’arte possa essere un veicolo efficace per affrontare temi complessi come le differenze e le disuguaglianze sociali, sensibilizzando il pubblico e stimolando un dibattito costruttivo.
Il percorso verso l’istituzione dell’osservatorio è ancora in via di definizione, ma gli obiettivi principali includono la raccolta e l’analisi di dati, la promozione di soluzioni innovative e la diffusione di conoscenze attraverso mostre tematiche, pubblicazioni scientifiche e incontri divulgativi. La Fondazione intende collaborare con sociologi, economisti, esperti sanitari e dell’educazione per creare una piattaforma che unisca ricerca, arte e sensibilizzazione, rispondendo alle sfide del nostro tempo.
Questa direzione rappresenta un’evoluzione naturale del percorso avviato nel 2008 con La Nave dei Folli, che già metteva in evidenza le disuguaglianze sociali attraverso l’arte. La Fondazione FGS riafferma così la propria identità, adattandola alle esigenze del presente con uno sguardo verso il futuro.
Questo progetto, incentrato inizialmente sul tema della gentilezza, ha esplorato le sue molteplici sfaccettature – sociale, assistenziale, etica ed empatica – attraverso cinque mostre curate da artisti italiani di rilievo. (dis)UMANIZZAZIONE ha coinvolto scuole, associazioni locali e partner istituzionali, ampliando il pubblico della Fondazione e stimolando riflessioni profonde sui comportamenti umani.
Nel 2025, (dis)UMANIZZAZIONE ha affrontato il tema del “cannibalismo sociale”, analizzando il modo in cui le società inglobano, marginalizzano o escludono il diverso. Le quattro esperienze artistiche proposte, intrecciate con una selezione di libri antichi, hanno offerto una prospettiva unica sulle sfide umane, sottolineando l’immutabilità di alcune dinamiche sociali.
Nel 2022, la ripartenza è stata segnata dalla mostra internazionale dedicata a Cai Wanlin, celebre artista cinese reduce allora dalla Biennale di Venezia. Questo evento ha rappresentato un punto di svolta, rilanciando l’attività della Fondazione e consolidando la sua presenza nel panorama culturale italiano. La mostra, infatti, ha anticipatola prima esposizione istituzionale dell’artista al Castello Reale di Torino.