(DIS)UMANIZZAZIONE

LE RADICI STORICHE DELL'ESCLUSIONE

CANNIBALISMO

Un viaggio tra libri e dinamiche sociali dal passato al presente

Il progetto (dis)UMANIZZAZIONE si propone di esplorare le dinamiche di esclusione sociale attraverso una lente interdisciplinare che unisce arte, storia e analisi contemporanea. Al centro di questa riflessione si trova una raccolta permanente di documenti storici, risalenti al periodo compreso tra il Cinquecento e il Novecento, che raccontano l’universalità delle problematiche umane e delle dinamiche di marginalizzazione.

Questi libri, manoscritti e stampe rappresentano una testimonianza viva di come le società abbiano costruito e perpetuato sistemi di esclusione. Dai trattati filosofici che giustificavano le disuguaglianze sociali, ai documenti religiosi che definivano i confini dell’accettabilità morale, fino alle opere letterarie e satiriche che denunciavano le follie del potere, ogni volume racconta una parte della storia delle tensioni tra individuo e collettività.

Uno dei pezzi centrali della collezione è La Nave dei Folli di Sebastian Brant, un’opera tardo-medievale che, attraverso un linguaggio satirico e simbolico, denuncia i vizi e le contraddizioni della società del tempo. Questo testo, con la sua potente critica alle disuguaglianze e alle ipocrisie del mondo, funge da filo conduttore per il progetto, tracciando un legame tra il passato e il presente.

Accanto a questo capolavoro, la raccolta include documenti di epoche successive, come pamphlet dell’Illuminismo che mettevano in discussione le gerarchie sociali, racconti di viaggio settecenteschi, una condanna a morte ottocentesca, racconti di vero cannibalismo del Novecento. Ogni libro esposto non è solo un oggetto storico, ma un veicolo di dialogo tra epoche diverse, capace di offrire chiavi di lettura per comprendere le dinamiche di esclusione ancora presenti nelle società contemporanee.


Un ponte tra passato e presente

L’obiettivo di questa esposizione permanente non è solo quello di conservare e valorizzare un patrimonio storico, ma di utilizzarlo come strumento per comprendere le sfide odierne. Le tematiche affrontate nei documenti – dalla discriminazione razziale all’esclusione economica, dalle dinamiche di genere alle tensioni religiose – risuonano ancora oggi, dimostrando come le radici delle problematiche sociali siano spesso profonde e persistenti.

Attraverso un percorso che collega queste testimonianze storiche alle forme contemporanee di cannibalismo sociale, l’esposizione invita i visitatori a riflettere sull’attualità di questi temi. Ogni volume in mostra è accompagnato da un approfondimento che ne evidenzia il contesto storico e il messaggio universale, creando un dialogo tra passato e presente.

Un viaggio attraverso i secoli

La sezione dedicata ai libri è stata pensata in collaborazione con il dott Dario Baso, storico del libro antico, come una porta d’ingresso per esplorare le complesse dinamiche dell’esclusione sociale. Ogni opera esposta rappresenta un capitolo di un viaggio che attraversa cinque secoli di storia, rivelando quanto le problematiche umane siano universali e quanto sia necessario continuare a interrogarci su di esse.

Scoprite di più su ciascun volume esposto, il suo contesto storico e il suo significato contemporaneo nelle pagine dedicate ai singoli libri. Ogni documento è un tassello di un mosaico più ampio che, nel suo insieme, ci invita a riflettere su chi siamo stati, chi siamo e chi vogliamo essere come società.

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